Dal 1° gennaio 2022 limite per l’utilizzo del contante a 1.000 euro

Dal 1° gennaio 2022 è scattato il nuovo limite di 1.000 euro per chi intende pagare utilizzando i contanti. Con il nuovo anno, dunque, sarà possibile pagare in contanti solo fino a 999,99 euro per ogni singola transazione. Oltre questa soglia scatta l’obbligo di effettuare transazioni digitali e tracciabili. I nuovi paletti per i pagamenti cash sono stati previsti dal decreto fiscale collegato alla legge di Bilancio 2020 (decreto legge 124/2019, approvato dal governo Conte-bis).

Il divieto non si applica nel caso in cui:

  • il trasferimento, considerato nel suo complesso, consegua alla somma algebrica di una pluralità di imputazioni sostanzialmente autonome;
  • una pluralità di distinti pagamenti sia connaturata all’operazione stessa (es. contratto di somministrazione);
  • il frazionamento sia la conseguenza di un preventivo accordo negoziale tra le parti (es. pagamento rateale).
  • i pagamenti siano effettuati da stranieri: per tutti i non residenti è infatti fissato a 10.000 euro il limite per le transazioni effettuate sul territorio italiano, utilizzano un’apposita procedura.
Tra le operazioni illecite devono intendersi incluse anche le donazioni e i prestiti, pur se effettuati fra parenti.

Sono invece considerati leciti, fermo restando il potere dell’Amministrazione di verificare nel concreto la natura dell’operazione, i versamenti e i prelievi sul proprio conto corrente superiori alla soglia di legge, le transazioni relative al pagamento di compensi per attività di lavoro autonomo occasionale, così come la retribuzione dei collaboratori domestici (mentre per tutte le altre retribuzioni di lavoro dipendente resta il divieto assoluto di pagamento in contanti), i pagamenti in favore della pubblica amministrazione, la quale è invece obbligata a effettuare tutti i pagamenti superiori a 1.000 euro con mezzi tracciati.