FRINGE BENEFITS 2024

Per il 2024 l’esenzione ai fini IRPEF del valore dei beni ceduti e dei servizi prestati, ad esclusione di
ogni forma di erogazione monetaria diretta, ai lavoratori dipendenti passa da € 258,23 ad € 1.000
in misura generalizzata per tutti i lavoratori dipendenti.
L’esenzione passa invece a € 2.000 per i lavoratori dipendenti con figli, compresi i figli nati fuori
del matrimonio riconosciuti e i figli adottivi o affidati, considerati a carico ai sensi dall’art. 12, c. 2,
del TUIR, di età
– non superiore a 24 anni e con reddito complessivo annuo non eccedente euro 4.000,00;
– superiore a 24 anni e con reddito complessivo annuo non superiore a euro 2.840,51.

Nel valore dei beni e dei servizi ceduti, oltre al pagamento delle utenze domestiche del servizio
idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale (concessione che nel 2023 era riservata solo
ai lavoratori con figli a carico), rientrano ora anche le spese per l’affitto e per gli interessi del mutuo
relative della prima casa.
Il beneficio è subordinato al rilascio, da parte del lavoratore dipendente, di una dichiarazione nella
quale deve indicare il codice fiscale dell’unico figlio o dei figli fiscalmente a carico.
I fringe benefit in argomento non costituiscono un diritto per i lavoratori dipendenti e possono
essere corrisposti anche ad personam e non obbligatoriamente a tutti i lavoratori con figli a carico
o categorie di essi.

Tra le più frequenti tipologie di fringe benefit assegnati ai lavoratori rientrano, ai fini del
raggiungimento del limite di esenzione, i buoni spesa, gli omaggi di ogni genere e la concessione in uso promiscuo al dipendente dell’auto aziendale.