Con Comunicato Stampa 16 febbraio 2021, l’Agenzia delle Entrate, in linea con quanto previsto dal Decreto Semplificazione e Innovazione digitale n. 76/2020, ha previsto che a partire dal 1°marzo 2021, per l’accesso ai propri servizi telematici, i cittadini possano utilizzare quali modalità identificative ed autenticative, tre differenti strumenti: SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), CIE (Carta di identità elettronica), CNS (Carta Nazionale dei Servizi).
Il Decreto, in particolare, ha sottolineato che l’accesso a tutti i siti della Pubblica Amministrazione deve essere garantito per mezzo di credenziali utilizzabili per qualsiasi ente; di conseguenza, dovranno essere progressivamente dismesse le specifiche credenziali utilizzate autonomamente dalle singole Pubbliche amministrazioni.
Analizziamo di seguito i tre sistemi per i cittadini, e vediamo infine quali siano i risvolti per professionisti ed imprese, e fino a quando potranno essere utilizzati i consueti canali di accesso.
Sistema Pubblico di Identità digitale
Lo SPID è un sistema basato su credenziali personali che, per mezzo delle verifiche di sicurezza, consentono l’accesso ai servizi online della pubblica amministrazione e dei soggetti privati aderenti.
L’accesso ai servizi dell’Agenzia avviene per mezzo dell’icona “accedi con SPID“, seguendo le istruzioni indicate, che differiscono a seconda del gestore d’identità (identity provider).
Tutti i cittadini italiani maggiorenni hanno la possibilità di acquisire la propria identità SPID, a condizione che abbiano un documento identificativo valido, la tessera sanitaria o il codice fiscale, una e-mail e un numero di cellulare personali.
I cittadini residenti all’estero o i cittadini italiani residenti all’estero iscritti all’AIRE devono scegliere uno dei gestori d’identità che coprono l’area geografica di proprio interesse.
I cittadini stranieri con permesso di soggiorno e residenti in Italia per richiedere le credenziali SPID devono avere un indirizzo e-mail personale, il numero telefonico italiano o estero utilizzato abitualmente, un documento d’identità italiano valido, la tessera sanitaria con il codice fiscale o il tesserino del codice fiscale (o i rispettivi certificati di attribuzione).
La richiesta delle credenziali non è ammessa attraverso l’uso del permesso di soggiorno.
- di persona, presso gli uffici dei gestori dell’identità digitale;
- via webcam, con un operatore o con un “selfie audio-video”, insieme al versamento di una somma simbolica, attraverso bonifico bancario utilizzato come strumento autenticativo;
- con la Carta d’Identità Elettronica o il passaporto elettronico, per mezzo dell’identificazione che avviene tramite le app dei gestori, scaricabili dagli app store;
Carta d’Identità Elettronica
La nuova carta d’identità digitale permette al cittadino di identificarsi ed autenticarsi con i massimi livelli di sicurezza ai servizi online degli enti che ne consentono l’utilizzo, sia pubbliche amministrazioni sia soggetti privati.
Carta Nazionale dei Servizi
La Carta Nazionale dei Servizi permette di accedere agli stessi servizi attraverso un dispositivo, che può essere una smart card dotata di microchip o una chiavetta USB, contenente un “certificato digitale” di autenticazione personale.
Tra le PA, per esempio la emettono le Camere di commercio e le Regioni.
L’utilizzo delle vecchie credenziali
Per i privati cittadini dal 1° marzo l’Agenzia non rilascia più nuove credenziali Fisconline.
Al fine dell’accesso ai servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate, i contribuenti potranno continuare ad utilizzare, per l’identificazione ed autenticazione, le credenziali di Fisconline fornite dall’Agenzia, sino alla loro naturale scadenza (e comunque non oltre il 30 settembre 2021). Successivamente, dovranno essere in possesso di uno degli strumenti tra SPID, CIE o CNS.